Circuito di interconfronto sulle diatomee bentoniche d'acqua dolce - Terni, settembre 2023 - marzo 2024
Il CISBA, ARPA Umbria ed ISPRA, organizzano un approfondimento tassonomico sulla comunità diatomica, utile al fine di implementare le conoscenze degli operatori e sperimentare i processi di accreditamento della prova. Il percorso nasce nell’ambito della collaborazione tra ISPRA e CISBA sulla formazione e l’aggiornamento per le attività di monitoraggio biologico. Le lezioni di approfondimento tassonomico verranno svolte a Terni presso la sede di Arpa Umbria da due dei maggiori esperti in ambito europeo sulla determinazione delle diatomee di acqua dolce: Prof. Dr. Bart Van de Vijer (Senior Researcher - Botanic Garden Meise –Belgium) Dr. Carlos E.Wetzel (Researcher - Luxembourg Institute of Science and Technology -LIST) Il progetto prevede: •Invio di due vetrini ai partecipanti entro settembre 2023;
•invio dei dati delle letture dei vetrini effettuate dai partecipanti (entro dicembre 2023) all’esperto tassonomo che analizzerà i dati rispetto alla sua lista tassonomica di riferimento
•due giornate di lezioni (marzo 2024) con discussione dei risultati del test e relativi approfondimenti tassonomici. Il termine delle iscrizioni è il 30/06/2023 Sono stati richiesti i crediti ECM Il modulo di iscrizione è scaricabile qui |
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Introduzione all’analisi della comunità ittica negli ecosistemi di transizione: metodologie di campionamento e trattamento campione - Cagliari, 20-23 giugno 2023
Il CISBA (Centro Italiano Studi di Biologia Ambientale) l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e l’Ente Parco Naturale Regionale Molentargius Saline, promuovono un evento formativo di base nel campo della bioindicazione finalizzato all’approccio ed allo studio delle comunità ittiche in ambienti di transizione Il corso base, curato da istruttori dotati di ampia esperienza specifica, sarà articolato in lezioni frontali e pratica in laboratorio La metodologia didattica, oltre a trasmettere gli elementi teorici di base ( biologia, indici di qualità ambientale), è orientata a promuovere le capacità operative dei partecipanti e a fornire gli strumenti tecnici e professionali per realizzare i piani di monitoraggio, le indagini di campo, l’elaborazione dei dati e gli elementi di sicurezza. Il corso avrà una durata di 4 giorni, articolati in lezioni teoriche e pratiche di campo, destinate a fornire concetti di base relativi alla comunità ittica degli ambienti di transizione (biodiversità ecologia, biologia), pratiche e di laboratorio. Saranno avviate la settimana prima del corso lezioni online sulla tassonomia della fauna ittica degli ambienti di transizione. Gli interessati sono invitati a trasmettere, unitamente ad un breve curriculum, la manifestazione di interesse compilando l’apposita scheda di iscrizione agli indirizzi indicati entro il 10/06/23. Il corso assegna 41,6 crediti ECM. Il modulo di iscrizione è scaricabile qui |
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Associati al CISBA
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Convegno CISBA: ECOSISTEMI ACQUATICI E CAMBIAMENTI CLIMATICI
Il 2 e il 3 marzo 2023 - nell'accogliente sede dei Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia – si è svolto il convegno “Ecosistemi acquatici e cambiamenti climatici”, che ha visto un'ampia partecipazione di addetti ai lavori: ricercatori, funzionari pubblici, liberi professionisti e studenti impegnati nello studio degli ambienti di acque dolci, salate e di transizione. Proprio questi due ultimi temi rappresentano una nuova ed interessante apertura del CISBA, associazione storicamente impegnata sul fronte della formazione e dell'informazione relativa agli ambienti di acque dolci, in particolare di quelle correnti. In questa occasione il CISBA ha riunito eminenti studiosi dell'ambiente marino, scelta che si pone in relazione con l'attività di formazione sulle comunità del mare che il Centro Studi ha proposto in questi ultimi anni. Lo scambio di idee e di esperienze fra gli esperti dei tre differenti ecosistemi acquatici si è rivelato particolarmente vivace e ha posto in discussione molti argomenti che andranno approfonditi nei prossimi anni, primo fra tutti il concetto di “buono stato ecologico”. Opinione condivisa dagli esperti, infine, è quella che riguarda il ruolo del cambiamento climatico nell'amplificare gli effetti delle numerose pressioni che gravano sui diversi ecosistemi. Le presentazioni e i poster del convegno sono disponibili qui |
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Biologia Ambientale on line
La Rivista dell'associazione dal 2018 è pubblicata esclusivamente online, consentendo una maggiore flessibilità editoriale e la riduzione dei tempi di pubblicazione degli articoli, una volta che siano stati approvati dalla Redazione. La rivista è suddivisa in due sezioni: Lavori originali e Informazione & documentazione. Quest’ultima contiene tre rubriche: Esperienze, per resoconti, dibattiti, note tecniche e opinioni su varie tematiche della biologia ambientale, nonché sintesi di lavori già pubblicati; CronacAmbiente, per servizi e inchieste che riguardano svariati comparti ambientali, temi della sostenibilità ambientale, interviste a persone impegnate nella tutela dell'ambiente e divulgazione di buone pratiche comportamentali; Recensioni, per segnalazioni ragionate di testi di particolare interesse o attualità per la biologia ambientale. I riassunti degli articoli e le recensioni sono liberamente consultabili; i Soci registrati possono accedere e scaricare gli articoli completi, e a fine anno, l'intero numero in formato PDF.
Ultime pubblicazioni
La biodiversità, l'UNESCO, il prosecco e la qualità ambientale di Paoletti M.G. e Gavinelli F.
L'area vitivinicola di produzione del prosecco è tra le più redditizie del Paese e richiede di essere preservata. Una conduzione agronomica sostenibile può essere in grado di limitare l'erosione del suolo e la perdita di servizi ecosistemici; ciò significa riconoscere il valore della biodiversità e del paesaggio come fattori attivi della produzione.
Fauna ittica delle acque interne: la minaccia delle specie e delle popolazioni alloctone di Ciutti F. et al.
Nonostante il divieto di immissione di specie alloctone sia normato sia a livello comunitario che nazionale, in Italia si assiste ad un continuo aumento di specie ittiche non native. L'articolo, nel porsi l'obiettivo di definire con chiarezza le differenti “categorie” di specie, sottolinea l’importanza di preservare anche l’integrità delle loro popolazioni.
Le diatomee della Palude di Colfiorito: biodiversità ed ecologia di Padula R.
Lo studio ha portato al riconoscimento di 209 specie/varietà di diatomee, molte delle quali sono però occasionali o rare. Segnala che per molte specie non sono però note informazioni fondamentali quali la sensibilità all'inquinamento organico, sollecitando quindi l'approfondimento della sinecologia di questi organismi.
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I bioindicatori della crisi climatica e ambientale negli ecosistemi terrestri Il volume, realizzato dal professor Roberto Bargagli, è stato pubblicato in formato digitale come supplemento a Biologia Ambientale 2022. Rispettando il pensiero dell'Autore, che ha creato uno strumento di consultazione accessibile a un pubblico vasto, il CISBA rende quindi liberamente disponibile la pubblicazione e si impegna a garantirne la diffusione soprattutto nei confronti di tutti i cittadini interessati alle problematiche ambientali.
Il testo è organizzato in otto capitoli: alcuni sono dedicati all'impatto delle attività dell'uomo sull'atmosfera e agli effetti biologici degli inquinanti atmosferici, altri ai cambiamenti climatici e ai loro effetti sugli ecosistemi terrestri e sulla salute dell'uomo. Il volume si rivela una miniera non solo di informazioni scientifiche ma anche di elementi della storia ambientale: ogni lettore potrà dunque cogliere gli aspetti più vicini al proprio interesse ed approfondirli attraverso i numerosissimi ed interessanti collegamenti ipertestuali.
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L'acqua per il recupero del clima. Un nuovo paradigma dell'acqua Un nuovo supplemento a Biologia Ambientale 2021, stampato su carta e inviato ai soci CISBA, viene reso disponibile a tutti in formato PDF poiché ritenuto utile per quei movimenti e quelle persone che chiedono azioni concrete per contrastare il riscaldamento globale e il cambiamento climatico.
Il nuovo paradigma dell'acqua è stato concepito da un team di autori il più noto dei quali è Michal Kravčík, ambientalista slovacco insignito nel 1999 del Goldman Prize e sostenitore dell'esistenza di un legame causale fra il drenaggio delle acque (urbanizzazione, agricoltura intensiva, regimazioni fluviali, deforestazione) e i cambiamenti climatici.
Il volume, che rappresenta la traduzione ragionata del testo del 2007, propone contenuti rimasti sconosciuti non solo al grande pubblico ma anche ai movimenti per il clima: il riscaldamento globale e l'incremento degli eventi meteorologici estremi possono essere contrastati non solo riducendo le emissioni climalteranti ma anche – e forse più rapidamente – con misure finalizzate a trattenere le acque piovane nei suoli. Scarica il pdf qui: Kravčík_Un nuovo paradigma dell'acqua |
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Manuale di identificazione al genere e metodi di raccolta Il CISBA propone un nuovo e interessante strumento operativo per il riconoscimento dei nematodi. I vermi cilindrici a vita libera nelle acque sono organismi di grande successo ecologico ed evolutivo e sono buoni indicatori ambientali; sono importanti nel processo di mineralizzazione del sedimento contribuendo al riciclo della sostanza organica, e sono fonte di cibo per gli organismi macrobentonici. Il manuale edito dal CISBA è stato realizzato dal professor Aldo Zullini, nematologo di fama internazionale, ed è pubblicato in formato PDF come supplemento di Biologia Ambientale. Per facilitare l'individuazione dei dettagli anatomici di importanza diagnostica, il manuale fornisce oltre 1300 illustrazioni e numerosi accorgimenti grafici: esso rappresenta quindi un prezioso strumento per l'approccio allo studio dei nematodi di acqua dolce a livello non specialistico, favorendo l'impiego di questi organismi nel monitoraggio biologico dell'idrosfera. |
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Webinar: Esempi di gestione di specie aliene invasive
Partendo dalla disamina di una strategia regionale di contrasto, il seminario ha sottolineato la necessità di formare il personale che opera nelle realtà territoriali per migliorare la fase di monitoraggio e di gestione delle specie aliene invasive. Ha poi esaminato i risultati di un progetto di eradicazione segnalando come l'azione dei volontari – colonne portanti dell'attività sul territorio - perda d'incisività al termine di un progetto, e come la mancanza di una normativa che individui “chi fa che cosa” incida sulla realizzazione delle azioni operative. In seguito ha affrontato il tema della presenza di specie aliene invasive in mare - ove l'eradicazione è improbabile se non impossibile – portando l'esempio di una lotta biologica involontaria svoltasi fra due specie aliene di Ctenofori, la prima delle quali particolarmente impattante in quanto si ciba di zooplancton, di larve e di uova di pesci. Per quanto concerne le acque di transizione, ha sottolineato come sia necessario gestire le popolazioni stabili valorizzando la biomassa (edibile e non edibile) attraverso l'attivazione di una filiera con prelievo funzionale della specie invasiva. La registrazione del webinar è disponibile al seguente link |