stream hydroAn introduction for ecologists
Gordon N., McMahon T.A., Finlayson B.L., Gippel C.J., Nathan R.J. John
John Wiley & Sons, 2004
 
Gli ambienti lotici sono sistemi estremamente complessi, dotati di una enorme variabilità ambientale. Proprio per questa grande varietà di situazioni, i fiumi, dalla sorgente alla foce, possono essere considerati una successione di ecosistemi differenti oppure un unico “ecosistema aperto”. Mentre variano granulometria del substrato, caratteristiche chimiche dell’acqua, ampiezza e pendenza dell’alveo, importanza degli input energetici alloctoni ed autoctoni, un unico elemento accomuna ed unifica il fiume durante tutto il suo sviluppo: l’acqua in movimento.
Le caratteristiche idrologiche dei corpi lotici sono tradizionalmente un terreno di indagine di ingegneri, geologi e geomorfologi: di norma, i testi più diffusi scoraggiano ben presto il biologo o l’ecologo che voglia approfondire le proprie conoscenze in questo particolare settore. Chi è avvezzo ad osservare unghie tarsali oppure a raschiare diatomee difficilmente si destreggia tra integrali, curve di frequenza, formule di profili di velocità ed altre simili diavolerie… Come sottolineato sin dal titolo, questo testo si propone proprio di rendere maggiormente comprensibili agli ecologi i concetti essenziali dell’idrologia. I diversi capitoli forniscono informazioni sulle tecniche di raccolta dati, sull’analisi in situ delle caratteristiche idrologiche, sull’idrodinamica delle acque correnti, sulle forze che regolano e plasmano la morfologia degli alvei, sui cicli di erosione, trasporto e sedimentazione ed altro ancora.
Particolare cura viene data, nei primi capitoli, ad una corretta acquisizione e lettura delle osservazioni e misurazioni di campo, mentre i successivi sono dedicati all’analisi statistica ed integrata dei dati.
La lettura di questo libro presenta una duplice utilità per il biologo ambientale: da un lato, permette di approfondire temi ed acquisire informazioni che possono migliorare decisamente la capacità di osservare e di comprendere le caratteristiche e le problematiche di un tratto fluviale; dall’altro, fornendo in maniera chiara termini e concetti di idrologia applicata, permette di interagire meglio con le altre figure professionali che si occupano della pianificazione territoriale, in quanto la gestione ed –ancor più– il recupero dei nostri fiumi non può prescindere da un approccio realmente integrato.
Stefano Fenoglio